Carla Rigato
La Fine della Strada
Mostra curata e organizzata da Marifulvia Matteazzi Alberti
Complesso Monumentale di San Silvestro,
Dal 7 al 22 maggio 2011
Corpi dipinti col sangue, martoriati, a brandelli, spogli come la nudità di Cristo sull’altare, avanzano in una lenta processione cruda e misera verso la Croce: è la domanda dell’umanità tutta intera che si muta in preghiera pur nell’angosciante urlo quotidiano. Distesi, inginocchiati, piegati, stanchi si accostano al Sacrificio in una sorta di dialogo, di affannata ricerca, che sta in bilico tra la speranza e il dubbio, il timore e l’attesa, che stupisce là dove l’ombra si fa Mistero per smarrirsi nella sofferenza del Figlio di Dio, nel Suo nascere, vivere, morire e Risorgere.
Ogni opera di Carla Rigato racconta di silenzi, di strazi, di reticenze, dell’uomo fragile essere che vaga solo nella spazialità senza fine, grandissimo infinitesimale microcosmo, esile riflesso dell’Immenso. La pittrice affida la propria suggestiva sonorità a un groviglio di sensazioni, di suoni, di emozioni che si avviluppano in un intreccio di segni e gesti che si stringono in uno straordinario movimento collettivo che parte dall’inconscio della mente e libera sulla tela il grido dell’artista che afferma la propria verità entro i mutevoli spazi della carne, delle ossa, della pelle che crea un bozzolo di vita che freme tra fragili dinieghi e inquiete domande, nello slancio sincero di ognuno che costruisce nella Fede ogni indubbia certezza, che annulla la morte e apre il senso del dolore alla speranza.
L’ istinto segnico introspettivo, emozionale di Carla Rigato è elemento che scorre, che cola, che lacrima, che viene da lontano, che si muove dal particolare all’universale, si compone al di là di spazio e tempo, permettendo un voluto distacco dal contingente per inoltrarsi nell’esplorazione del Sublime.
Marifulvia Matteazzi Alberti