L'artista Carla Rigato sarà alla 29a edizione di ArtePadova, nello spazio della padovana Galleria La Teca di Fulvio Tonello e Angelo Rinaldi (Padiglione 7, Stand 177).
L'artista presenterà in anteprima cinque opere della sua ultima produzione.
La ricerca artistica di Carla Rigato è volta a cogliere l’essenziale che giace tra le pieghe del reale e del percepito. Le sue opere trasudano passione ed energia, tolgono il superfluo, mettono a nudo l’anima donando spazi di meditazione. Anche quando il linguaggio figurativo riappare sulla tela è pur sempre trasfigurato dal colore, ogni pennellata è frase, cellula di un racconto. Un’espressività che non necessita più di alcun sostegno esterno: l’indagine è totalmente interiore.
29a edizione di ArtePadova
Mostra Mercato d'Arte Moderna e Contemporanea
da venerdì 16 a domenica 18 novembre dalle 10.00 alle 20.00
lunedì 19 novembre dalle 10.00 alle 13.00
Per informazioni:
www.artepadova.com
Carla Rigato - Donna d'acqua - 2015, acrilico su tela, 100x100 cm
Il piano nobile del prestigioso Palazzo Albrizzi Capello, sede anche del Padiglione Guatemala - 16°. Mostra Internazionale di Architettura - Biennale di Venezia, ospiterà a partire dal 16 settembre e fino al 26 novembre un ciclo di tre mostre rientranti sotto l’autorevole manifestazione “Padiglione Europa”, curata da Gianni Dunil con la direzione artistica di Nevia Capello, le esposizioni accoglieranno i migliori artisti del continente europeo.
L’esposizione “Padiglione Europa” sarà presentata venerdì 19 ottobre presso la sala stampa della Camera dei Deputati in Roma, rientrando nel programma di eventi volti all’affermazione dell’arte come guida illuminata della cultura europea. Durante la conferenza a Montecitorio il curatore Gianni Dunil illustrerà le opere degli Artisti attraverso un’approfondita descrizione critica; la presentazione delle opere sarà poi visibile in tutto il mondo attraverso la diretta online sul sito ufficiale del Parlamento Italiano.
Sarà in questa prestigiosa occasione che all’artista Carla Rigato verrà conferito il Riconoscimento alla Carriera. Artista padovana, con l’attivo numerose presenze in rassegne collettive e mostre personali sia nazionali che internazionali, Carla Rigato è espressione del nostro tempo. Con passione e forza visionaria ha messo sotto esame le principali fonti della pittura del Novecento, dall’Espressionismo all’Astrattismo, per coglierne gli aspetti che meglio traducono il senso di contemporaneità. La sua ricerca pittorica si lancia da queste basi alla conquista di un linguaggio nuovo, moderno, musicale, flessibile, contrassegnato da note coloristiche inconfondibili che ne stimolano una lettura unica.
Carla Rigato si presenta e viene premiata con “Donna d’acqua” (2015, acrilico su tela, 100x100 cm) importante opera, già proposta con successo nello storico scenario del Complesso del Vittoriano in occasione della Triennale di Roma 2017. Una tela dove tra tenui sfumature d’azzurro prende vita una delicata figura di donna. Fuoco, aria, terra e acqua, gli elementi fondanti dell’armonia cosmica, rispondono nelle tele di Carla Rigato al richiamo della creazione e si fanno veicolo alla forza creatrice dell’opera stessa. L’artista qui si libra sopra i vincoli della materia con una pittura che apre a mondi abissali e come un mare invita all’immersione. Sulla superficie della tela i colori si accostano e contrastano fino a trovare una profonda armonia, una cosmologia che si sostanzia di materia, di vapore, liquidamente aerea. Un astratto che qui tende al figurativo, quasi un percorso a ritroso che dona spazi di meditazione e invita alla scoperta delle profondità dell’Essere.
Un’opera che sottende un ampio sguardo di lettura, come “ampio sguardo” è il significato letterale di “Europa” (εύρύς "ampio" e ōp "occhio") figura della mitologia greca che ha guidato la scelta delle opere in mostra, ognuna con uno stile peculiare e una gittata internazionale.
Così è descritta la manifestazione dal curatore Gianni Dunil: «Nella prima esposizione si indaga l’approccio con il Sacro attraverso opere cariche di sublimazione ed elevazione spirituale, fondate sul culto della natura e sulla trasmissione di messaggi mistici. La tavolozza cromatica si avvale principalmente del bianco e di una gamma di colori eterei. La seconda mostra è connotata prevalentemente da sperimentazioni linguistiche personali in cui i colori e i segni gestuali, liberi e magmatici, si fanno pastosi, densi, portatori di istanze emotive e interiori. La terza esposizione, al contrario delle precedenti, segna un ritorno a stilemi estetici figurativi riletti in chiave innovativa e originale. Le composizioni divengono ricerca di uno stato primordiale della pittura, un ritorno ad una tradizione classica. Inoltre, gli affreschi presenti sulla volta del Salone Nobile rappresentano un interessante scambio artistico tra passato e contemporaneo».
L’iniziativa è promossa dalla società romana Start con il prezioso supporto della Camera dei Deputati e del Parlamento Europeo.
“Non esistono barriere che possano dire all'uomo: fin qui e non oltre” (Beethoven)
Una partecipazione con un duplice intento, far interagire Arte e Sport e mantenere costante l'attenzione sulla causa tibetana sostenendo gli intenti della Vogalonga: salvaguardare Venezia e le sue tradizioni.
Per l'edizione 2018 della Vogalonga - la famosa regata che si svolge ogni anno nella laguna di Venezia dal 1974 - sono previste 1800 imbarcazioni con 7/8000 vogatori. Il percorso attraverso la laguna ed i canali di Venezia è di circa 32 km con partenza alle ore 9.00 al colpo di cannone, il giorno di Pentecoste, domenica 20 maggio 2018.
L'imbarcazione di Padiglione Tibet - un Dragon Boat - attirerà senz'altro molta curiosità ed interesse, perché, al di là dei pochi contatti che vi sono tra il mondo dello sport e la pratica artistica, è la prima volta che si presenta una barca con equipaggio italiano (20 vogatori del Canoa Club di Bobbio) supportata e sponsorizzata da Padiglione Tibet, con i colori e le bandiere dello Stato Tibetano.
Le bandiere saranno lavorate e dipinte da artisti contemporanei che, con il loro messaggio creativo e spirituale, le renderanno uniche. Una delicata struttura filiforme su cui ondeggiano poetici messaggi silenti che attendono di essere osservati ed ascoltati. Carla Rigato intreccia la sua bandiera tibetana con spessi fili di lana rossi e verdi, un simbolo caro alla poetica dell’artista che richiama il concetto di “parola” qui cucita insieme a piccoli frammenti di specchio su cui riflettere e riflettersi.
Con questo progetto Padiglione Tibet, a cura di Ruggero Maggi, vuole offrire a tutti una possibilità: volgere lo sguardo sull'imbarcazione, soffermarsi sulle bandiere fissate ad essa e poi guardare oltre, più lontano, verso l'orizzonte. Forse è retorica, ma da sempre l'orizzonte ispira sentimenti di speranza in qualcosa che è ancora nascosto, ma che presto si rivelerà.
Carla Rigato, Sacerdoti di antichi riti
APONUS e IGEA
ALLESTIMENTI E INSTALLAZIONI AI GIARDINI DEL MONTIRONE
CARLA RIGATO presenta “SACERDOTI DI ANTICHI RITI”
Carla Rigato sarà tra i protagonisti dell’esposizione collettiva “Aponus e Igea” organizzata presso il Parco del Montirone di Abano Terme (Padova) dall’Associazione Xearte con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della città di Abano Terme. La mostra, a cura di Daniela Antonello e Pierluigi Fornasier, sarà inaugurata venerdì 11 maggio alle 18.30 e rimarrà visitabile ad ingresso libero fino al 10 luglio 2018.
Nella piccola altura di origine vulcanica del Colle Montirone di Abano Terme - un luogo ricco di arte e storia i cui giardini rappresentano uno dei simboli storici della località termale - i due curatori Daniela Antonello e Pierluigi Fornasier propongono una testimonianza artistica attraverso un’operazione di ricostruzione del Mito del dio Aponus, protettore delle acque termali, e della dea della salute Igea, con creazioni di installazioni e allestimenti che ne richiamino la forza storico-mitologica e rituale.
Ciascun artista, immergendosi in questo amalgama di arte, storia, natura, acqua, fuoco, mito, rito, benessere e cura ha elaborato una propria interpretazione creativa situata all’interno del colle e nel luogo più adatto per la rievocazione.
Carla Rigato presenta l’installazione “Sacerdoti di antichi riti” un gruppo di dieci strutture coniche in ferro e zinco, alte e slanciate, che si susseguono in fila su uno spazio lineare. Sette elementi sono di color ruggine, mentre gli ultimi tre, già di più alte dimensioni, sono argentati. Non a caso sette e tre sono i numeri che rimandano ad arcaici ed esoterici significati di Eternità e Divino. Siamo quindi di fronte ad una processione di ieratiche figure sacerdotali che sfilano con compostezza, raccoglimento e ordine.
L’opera ha un andamento misurato, una cadenza ritmica fatta di pause e riprese, di interruzioni e proseguimenti. Il sacro corteo è un discorso solenne e provoca un’intensa partecipazione emotiva nello spettatore, una particolare riverenza, suggerisce l’idea del Sacro, della Perfezione, dell’Immortalità. “Sacerdoti di antichi riti” conferma la ricerca artistica di Carla Rigato volta a cogliere l’essenziale che giace tra le pieghe del reale e del percepito. Le sue opere trasudano passione ed energia, tolgono il superfluo, mettono a nudo l’anima donando spazi di meditazione.