Dal 18 al 26 settembre l'artista Carla Rigato è presente a Porta Savonarola con l'installazione "Sacerdoti di antichi riti" in occasione della 12a edizione di Passaggi Artistici, il contemporaneo nei luoghi storici: mura, porte e bastioni di Padova.
Passaggi artistici
Organizzata dall'associazione culturale Teatro Laterale, in collaborazione con il Comitato Mura,"Passaggi artistici" è un contenitore di eventi culturali che si propone di mettere in relazione il ricco patrimonio monumentale e storico della città con le forme espressive del linguaggio artistico contemporaneo.
L’edizione di quest’anno coincide con l’apertura al pubblico di Mura Vive, una struttura permanente che nasce proprio per “rivelare” al mondo il “più grande monumento della città”. Un non-museo, piuttosto uno spettacolo diffuso, che ha tra i suoi presupposti l’immaterialità, che gli permetterà di convivere virtuosamente con manifestazioni artistiche e di spettacolo, per le quali questi luoghi costituiscono un ambiente ideale.
La manifestazione gode del contributo dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova e vede il coinvolgimento e la partecipazione di numerosi artisti e associazioni culturali cittadine. Direzione artistica di Paolo Caporello.
Sacerdoti di antichi riti
Sette figure, coniche, alte e slanciate, vestite da un lungo mantello giallo. Giallo, il colore della luce divina e sette, numero che rimanda ad arcaici ed esoterici significati di Eternità, simbolo magico e religioso della perfezione. Stiamo assistendo ad una processione di ieratiche figure sacerdotali che sfilano con compostezza, raccoglimento e ordine.
L’opera ha un andamento misurato, una cadenza ritmica fatta di pause e riprese, di interruzioni e proseguimenti. Il sacro corteo è un discorso solenne, provoca un’intensa partecipazione emotiva, una particolare riverenza, suggerisce l’idea del Sacro, della Perfezione, dell’Immortalità. “Sacerdoti di antichi riti” conferma la ricerca artistica di Carla Rigato volta a cogliere l’essenziale che giace tra le pieghe del reale e del percepito. Opere che trasudano passione ed energia, tolgono il superfluo, mettono a nudo l’anima donando spazi di meditazione.
Informazioni
La partecipazione a tutta la manifestazione è gratuita.
info@teatrolaterale.it | www.teatrolaterale.it
"Senza Terra / Pomerio"
Evento collaterale della 17. Mostra Internazionale di Architettura - La Biennale di Venezia
Isola di San Servolo (Venezia)
a cura di Boris Brollo
orario 8.00-12.00 e 13.00 – 16.00 tutti i giorni
Carla Rigato è tra gli artisti presenti alla 17. Mostra Internazionale d'Architettura - La Biennale di Venezia nell’evento collaterale ufficiale "Senza Terra / Pomerio", un collettivo di 50 artisti coordinato dal curatore Boris Brollo.
L’opera presentata da Carla Rigato, “Dissolversi” (acrilico e smalto su tela, 100x100 cm, 2019), si lega ad un'imponente opera interattiva esposta all’Isola di San Servolo dal 22 maggio al 21 novembre 2021. Un luogo-simbolo dell’approdo delle barche, una lingua di terra che nella lunga storia veneziana ha accolto e riparato, offrendo ai suoi temporanei ospiti una sosta di riflessione e di rigenerazione.
Il progetto consiste in una barca rovesciata sostenuta in alto dai suoi stessi remi che diventa un riparo dalle intemperie e momento di raccolta per i naufraghi di tutti i tipi. Una barca-casa sotto il cui “tetto” è offerta la possibilità di ri-fugiarci, ri-trovarci, ri-flettere e ri-progettarci. Uno spazio vitale inviolabile che per le sue connotazioni storiche assume la sacralità del Pomerium latino. Ritrovarne le origini significa ritornare alla comunità storica originaria di un vivere assieme affine a tutta la razza umana, senza distinzione alcuna.
Il progetto “Senza Terra / Pomerio” funge quindi da messaggio universale di amore e solidarietà, un inno celebrativo agli esiliati, ai rifugiati, ai Senza Terra di ogni nazione al fine di offrire loro un luogo ideale dove trovare asilo sotto il concetto della sacralità del vivere comune.
Istituzione organizzatrice
A.I.A.P. (Associazione Internazionale Arti Plastiche)
www.facebook.com/AiapAssintArtiPlastiche/
info@servizimetropolitani.ve.it
eventi@servizimetropolitani.ve.it
Tel. 041 2765001
Carla Rigato è tra gli artisti selezionati dal curatore Boris Brollo per la mostra d’arte “Dante 700. Tra ombre e luci” che si terrà dal 23 aprile al 7 novembre 2021 presso Villa de Claricini Dornpacher a Bottenicco di Moimacco, piccolo borgo rurale alle porte di Cividale del Friuli, città Unesco (UD).
La rassegna di pittura è curata da Boris Brollo con la collaborazione di Giancarlo Caneva, Carlo Motta, Giuseppe Siano e Leo Strozzieri e vanta anche la pubblicazione di un prestigioso catalogo edito Mondadori con testi di Giuseppe Siano, Giuseppe Arnone, Boris Brollo, Ernesto Cappelletto e Marina Dalla Vedova.
Le esposizioni, nell’ambito delle iniziative nazionali per il VII centenario della morte di Dante Alighieri, si svolgono in concomitanza con le celebrazioni per i 50 anni della Fondazione de Claricini Dornapcher e ospita circa 80 artisti suddivisi in tre eventi: la mostra dedicata all’arte plastica è seguita da due rassegne dedicate alla pittura.
"OVE, VINTO, SOGNI IN SILENZIO"
Dante e Baudelaire
“Ove, vinto, sogni in silenzio”. L’Inferno dantesco di Carla Rigato si specchia nelle parole di Charles Baudelaire. Un titolo altamente evocativo per un’opera densa, materica, cupa che richiama il delirio, la follia e il sogno.
Gloria e lode a te, Satana, nell’alto dei Cieli, ove regnasti, e nel profondo
dell’Inferno, ove, vinto, sogni in silenzio!
Fa’ che un giorno la mia anima riposi accanto a te
sotto l’Albero della Scienza, quando sulla tua fronte,
come nuovo Tempio, si spanderanno i rami!
Charles Baudelaire – Litanie di satana
Baudelaire nasce cinquecento anni dopo la morte di Dante. Una coincidenza che unisce due poeti smarriti nelle loro selve oscure. Dante trova una luce, una risalita allo splendore eterno, al sogno divino. Baudelaire si sente esiliato anche nella sua splendida Parigi: un moderno Dante perduto in una metropoli, teatro di una nuova e umana commedia, un Paradiso che diviene selva oscura. La Parigi baudelairiana è il mondo intero, il labirinto infernale in cui l’uomo moderno si avventura. Il Satana invocato da Baudelaire è un anti-eroe, lo sconfitto, il rinnegato, la vittima che ha perduto in una lotta impari contro il suo Signore. Non c’è possibilità di ascesa al Paradiso, ma non gli è precluso il sogno.
Critica a firma di Leo Strozzieri contenuta nel catalogo della mostra:
Il sogno è prospettiva ricorrente nella Commedia, basti pensare al sogno premonitore di cui si fa menzione nel sublime canto del conte Ugolino. Orientarsi nella mappa di questa attività mentale è arduo, ma Carla Rigato nella suggestiva opera “Ove, vinto, sogni in silenzio” dalle ragguardevoli dimensioni, nel mentre fa razzia dell’elemento luce, aspirazione somma del divino poeta, offre al fruitore la fisicità drammatica ed asfissiante del primo regno dell’oltretomba. Coinvolgente per modernità informale e materica la cromia con la quale intercettare le cupe tonalità infernali entro cui coabitano delirio, follia, surrealtà ed appunto sogno. L’affanno del pellegrino diviene per Carla affanno esistenziale e purtroppo non sappiamo se con funzionalità catartica vista la perentorietà del suo magmatico mondo interiore che ha ispirato l’opera nel cui perimetro, è fuor di dubbio, sembra disintegrarsi ogni elemento di bellezza ed ogni effusione di grazia. Sappiamo essere stata sempre affascinata dall’Art autre la brava artista veneta già nella prima stagione iconica, allorché correlate con l’immagine e quasi offrendo ad essa nuovi itinerari, si potevano registrare “chances” informali di contorno, impensabili per un animo femminili.
LEO STROZZIERI